Quando si decide di realizzare un tatuaggio sulla propria pelle, buona norma vorrebbe che la scelta fosse accompagnata non solamente da una piena condivisione dei propri sentimenti e delle proprie emozioni, quanto anche da una piena conoscenza delle storie che si celano dietro il tatuaggio.
Da cultura a cultura possono anche radicalmente mutare il senso del “marchio” che si va a imprimere sulla cute. Come oggi avete potuto vedere, uno dei simboli più di tendenza, e non solo nelle culture arabe, è quello della Mano di Fatima. Ma sapete esattamente da dove deriva questo simbolo? Cerchiamo di saperne un po’ di più, illustrandovi quella che è la storia leggendaria della sua nascita.
Fatima era la figlia del profeta Maometto, e la sua figura è fortemente amata dagli islamici. Fatima era infatti una donna fortemente fedele e credente, e la sua convinzione era talmente forte da avere effetti incredibili e miracolosi: tra le varie storie che vengono attribuite a questa figura mitica, vi è ad esempio la sua capacità di far sbocciare fiori nel mezzo del deserto, con la profonda preghiera. Tuttavia, la vicenda più nota a cui è legata Fatima è certamente quella che ha dato origine alla Mano. Riepiloghiamola insieme.
La storia di Fatima
Fatima una sera stava cucinando la cena per l’amato marito Ali, nipote dello stesso Maometto. Durante il disbrigo di tali faccende domestiche, Fatima scorge all’esterno il proprio marito rientrare con una donna, una concubina con la quale – evidentemente – Ali aveva intenzione di trascorrere la notte (una eventualità permessa dalla propria religione, che prevede alcune forme di poligamia). Sconvolta e dispiaciuta dalla visione, Fatima non si rese conto che in realtà aveva perso di mano il cucchiaio di legno con cui stava rimestando il semolino nell’acqua bollente, e che dunque stava mescolando la cena con la propria mano.
Nonostante il contatto della propria mano con l’acqua bollente avrebbe dovuto generare un forte dolore, Fatima non si rese conto di nulla fino all’arrivo del marito. Qui considerò finalmente quel che era accaduto, e iniziò ad avvertire un male lancinante per le ustioni riportate. Il marito aiutò Fatima a medicare la mano, ma nonostante ciò comunicò alla moglie che quella notte avrebbe giaciuto con la nuova sposa. Fatima decise di accettare la decisione di Ali nonostante le sofferenze amorose che questo avrebbe determinato: come intuibile, quella notte non riuscì a dormire, e decise di spiare l’incontro dell’uomo con la sua concubina. Alla vista dei baci tra il marito e la nuova sposa, Fatima non potè trattenere le lacrime, e pare che una di queste colpì il marito alla spalla, il quale – comprendendo finalmente il forte amore che Fatima provava per lui – decise di rinunciare a trascorrere la notte con la nuova concubina.
Un simbolo universale
In realtà, nonostante la leggenda appartenga a una precisa, vasta e storica cultura, il simbolo della Mano di Fatima è oggi facilmente riscontrabile in tantissime altre culture, ivi compresa la nostra. Per tutte le donne la Mano di Fatima è simbolo di pazienza, serenità, serietà, forza spirituale, fede.
Tornando al nostro focus odierno, ricordiamo come questo simbolo possa essere tatuato indistintamente con le dita rivolte verso il basso o verso l’alto, e che può essere utilizzato sia nella sua forma classica, che prevede le tre dita centrali unite tra loro, e pollice e mignolo che sono estroflessi, oppure con tutte e cinque le dita aperte.
Oltre a quanto sopra, la Mano di Fatima è altresì un forte simbolo di protezione: secondo alcune popolazioni africane e mediorientali, infatti, proteggerebbe dalla gelosia, dal malocchio, dai cattivi pensieri e più in generale da tutti gli influssi negativi. È per questo motivo che la Mano di Fatima è spesso ricondotta non solamente a dei tatuaggi da porre in luoghi più o meno visibili, quanto anche in fermagli, spille, talismani, amuleti e tanto altro ancora. Ulteriormente, oggi la Mano di Fatima è talmente conosciuta ed è talmente ricollegabile alla figura femminile, che in alcune zone del mondo la si usa per poter contraddistinguere e delimitare delle aree che sono – appunto – riservate all’universo femminile.
A questo punto, considerando la straordinaria varietà di alternative e di significati che avete oggi a disposizione in relazione alla Mano di Fatima, quel che possiamo suggerirvi non può che essere un’attenta e profonda condivisione spirituale dei suoi simboli e dei suoi sensi, al fine di poter arrivare alla definizione del tatuaggio che possa maggiormente e meglio rispecchiare la vostra personalità. Se avete dei dubbi, cercate sempre di confidarli a un buon tatuatore, che sia magari esperto di simboli filosofici e religiosi. Insieme a lui potreste ad esempio arrivare alla definizione della Mano di Fatima più utile per i vostri bisogni, arricchendola eventualmente di altri simboli o parole che potrebbero risultare di maggiore gradimento per voi.
La mano di Fatima tattoo è una scelta estetica che non si lega solo alla tradizione islamica, ma anche a quella giudaica. Secondo gli ebrei, infatti, il simbolo della mano aperta rappresenta il numero 5, sacro per la loro religione così come lo è per quella islamica.
In questo caso non si parla della mano di Fatima ma di quella di Miriam, sorella di Mosè. Il richiamo al cinque fa un riferimento specifico alla sacralità dei primi cinque libri della Bibbia, ossia il Pentateuco.
Non solo, la Mano di Fatima o di Miriam è stato un importantissimo simbolo anche per i culti sumerici e quelli babilonesi. E’ stata legata a Inanna, importante dea sumera diventata poi Istar. A Inanna sono stati dedicati numerosi inni. Il più famoso è senza dubbio “la discesa negli Inferi”, tema ricorrente nelle culture di tutto il mondo. Qui si scontra con la sua sorella gemella, dea degli Inferi. La sua risurrezione è inevitabile. Inanna è dea dell’amore sacro e di quello promiscuo, della pace e della guerra, della bellezza e dell’osceno. Viene definita la contraddizione assoluta.
Secondo il cristianesimo orientale è un simbolo molto importante, usato per la venerazione del lato femminile di Dio. La figura di Miriam in questo caso è stata sostituita dalla Vergine Maria. La mano di fatima per una parte del Medio Oriente rappresenta la protezione contro malocchio e gelosia. La stessa cosa vale per il nord Africa. Secondo i sunniti è il simbolo dei cinque pilastri della fede. Per gli sciiti è l’autorità delle principali figure religiose che sono state inviate dal Profeta, cioè i cinque uomini con il turbante. Muhammead, Fatima, Ali, Hussein e Hassan.
La mano di Fatima tattoo, nella sua iconografia tradizionale, è caratterizzata dalla presenza di preghiere e, soprattutto, da quella di un occhio centrale che viene considerato come amuleto utile contro il malocchio. L’occhio in questione può essere raffigurato con la punta rivolta sia verso il basso sia verso l’alto. Il numero cinque è collegato anche alla quinta lettera dell’alfabeto ebraico, Heh, che è uno dei nomi benedetti di Dio.
Le preghiere più comunemente raffigurate sopra la mano di fatima sono la preghiera della liturgia ebraica (Shemà), della benedizione per la casa (Birkat HaBayit) e la preghiera del viaggiatore, la Tefilat HaDerech.
Il cinque nella cultura ebraica è fortemente legato anche ai cinque libri della Torah:
Dove si può fare la mano di Fatima tattoo? Le scelte al proposito possono essere davvero disparate. Si tratta infatti di un tattoo apprezzatissimo, che nel tempo ha riscosso sempre più successo e che sta bene in ogni parte del corpo. Ultimamente vanno molto i microtatuaggi in zone del corpo come il polso e il collo e si può dire che nel primo caso la scelta della mano di Fatima sia un dettaglio a dir poco raffinato.
Anche dietro l’orecchio ha il suo perché, soprattutto se è presente qualche piercing sul lobo per rendere il tutto ancora più particolare. Quando si sceglie un tatuaggio del genere è ovviamente necessario affidarsi a un professionista, per fare in modo che nessun dettaglio sia lasciato al caso.
Adesso, invece, è arrivato il momento di trovare l’idea migliore per voi scegliendo il tattoo perfetto tra le foto che vi stiamo per proporre.
